Nintendogs compie 20 anni: storia e curiosità

Dalla tech demo al fenomeno globale: il successo di un’idea semplice e geniale

Era il 2005 quando Nintendogs fece la sua comparsa su Nintendo DS, e per molti fu amore a prima zampata. In un’epoca in cui il concetto di “casual gaming” iniziava a prendere piede, Nintendo riuscì a creare qualcosa di rivoluzionario: un cucciolo virtuale che reagiva al tocco, al suono della voce e perfino al fischio, facendo leva su tutte le funzionalità della nuova console portatile a doppio schermo.

A 20 anni dal suo debutto, Nintendogs è ancora considerato uno dei più importanti fenomeni culturali della storia videoludica recente. Ma come ci è arrivato, e perché è rimasto nei cuori di così tanti giocatori?


Da tech demo a fenomeno mondiale

Il progetto nacque come una tech demo interna chiamata “Puppy Times”. Originariamente pensato per GameCube, il gioco fu spostato su DS per sfruttare touch screen e microfono, due innovazioni che Nintendo voleva promuovere fortemente.

Il risultato fu sorprendente: al lancio in Giappone vennero rilasciate tre versioni (Shiba, Chihuahua e Dachshund), ognuna con razze diverse, sulla falsariga di quanto accadeva con Pokémon. Una mossa astuta che spinse molti appassionati a collezionare più edizioni.


Curiosità che (forse) non sapevi

  • Miyamoto lo adorava: Shigeru Miyamoto, il papà di Mario e Zelda, fu tra i promotori del progetto. Aveva un vero cagnolino Shiba Inu che ispirò l’idea iniziale del gioco.

  • Umano, parla!: Grazie al microfono del DS, il cane poteva riconoscere il nome che gli davi e rispondere ai comandi vocali. Alcuni giocatori scoprivano che funzionava meglio con nomi brevi e in inglese!

  • Walkies con il pedometro: Era possibile “portare a spasso” il cane anche con il DS chiuso, grazie al sensore interno che rilevava il movimento.

  • Un gioco da regalare: Nintendogs fu uno dei titoli più regalati in assoluto per Nintendo DS, e spesso il primo gioco di molti utenti femminili, ampliando enormemente il pubblico della console.


Un’eredità dimenticata?

Nel 2011 uscì Nintendogs + Cats per Nintendo 3DS, ma da allora la serie è rimasta dormiente. Eppure, il suo spirito vive ancora in giochi come Little Friends: Dogs & Cats, Petz o My Universe: Puppies and Kittens.

Nel 2023 è apparso anche un marchio registrato rinnovato da Nintendo, alimentando speranze per un possibile ritorno su Switch o persino su mobile. Nintendogs, dopotutto, è perfetto per il touchscreen e le sessioni brevi.


Perché ci manca Nintendogs?

“Forse perché non era solo un gioco, ma un momento quotidiano di cura, affetto e compagnia. Un’idea semplice, ma potentissima, che ha lasciato un’impronta profonda. E che dopo vent’anni, merita più che mai di essere celebrata.”

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