Preservazione videoludica: le big giapponesi salvano il passato

Un progetto congiunto per preservare concept art, prototipi e cabinet arcade: la memoria videoludica giapponese entra in archivio
Le più grandi realtà del panorama videoludico giapponese—Square Enix, Capcom, Taito e SEGA—stanno finalmente unendo le forze per affrontare una delle sfide più urgenti del settore: la conservazione del patrimonio storico dei videogiochi.
Durante un’importante conferenza di settore, i rappresentanti di queste aziende hanno annunciato iniziative concrete e coordinate per archiviare e digitalizzare materiali di sviluppo, documenti interni, concept art, schede arcade e persino interi cabinet. L’obiettivo comune: salvaguardare la storia dei videogiochi giapponesi e renderla accessibile alle generazioni future.
Square Enix: l’archivio prende forma, anche con l’aiuto dell’AI
La casa di Final Fantasy ha annunciato la creazione di un archivio interno dedicato ai materiali di sviluppo, tra cui documentazione tecnica e bozze artistiche. Inoltre, sta sperimentando l’uso dell’intelligenza artificiale per migliorare la catalogazione e la fruizione di questo patrimonio digitale.
Capcom: il CIAS per salvare l’identità visiva dei suoi classici
Capcom ha lanciato il Capcom Illustrations Archive System (CIAS), un’infrastruttura progettata per digitalizzare illustrazioni e asset visivi legati ai suoi titoli storici. L’azienda punta così a valorizzare e custodire il suo immenso contributo all’estetica dei videogiochi degli anni ’80 e ’90.
Taito: si salvano i documenti e i coin-op
Taito ha iniziato una fase di conservazione attiva dei propri cabinet arcade, un tempo destinati allo smaltimento per motivi di spazio. L’azienda sta anche scansionando e archiviando documenti tecnici e manuali originali, e ha deciso di preservare le schede elettroniche dei suoi giochi classici, come Space Invaders o Rastan.
SEGA: emulazione perfetta e console ricreate
SEGA è impegnata in un progetto di emulazione ad alta precisione, con l’obiettivo di riprodurre fedelmente le esperienze originali dei suoi titoli dagli anni ’80 ai 2000. Parallelamente, sta lavorando su riproduzioni fisiche delle sue console storiche, nonché sulla conservazione dei suoi cabinet da sala giochi.
“Queste iniziative rappresentano un passo fondamentale nella salvaguardia della cultura videoludica giapponese, spesso messa a rischio dall’obsolescenza tecnologica e dalla mancanza di archiviazione sistematica. Finalmente, giganti del calibro di Square, Capcom, Taito e SEGA sembrano aver compreso che preservare il passato è l’unico modo per dare valore al futuro del videogioco.”