DOOM: come due John hanno cambiato per sempre i videogiochi

John Romero e John Carmack

Da Wolfenstein 3D a DOOM: la nascita di un videogioco che ha rivoluzionato il gaming

Nel 1993, il mondo dei videogiochi cambiò per sempre. Un piccolo team di sviluppatori chiamato id Software pubblicò DOOM, un titolo destinato a diventare leggenda e a fondare il genere degli sparatutto in prima persona così come lo conosciamo oggi. Ma chi erano le menti dietro questa rivoluzione? La risposta è nei nomi di John Romero e John Carmack.

John Romero e John Carmack: l’incontro che ha cambiato i videogiochi

John Romero era già una piccola celebrità nel mondo dei giochi per PC: abile, carismatico e con un talento naturale per il level design. John Carmack, al contrario, era il “mago” della programmazione: riservato, geniale, capace di trovare soluzioni tecniche impensabili. I due si incontrarono negli uffici di Softdisk, una compagnia di software, dove iniziarono a collaborare su progetti minori.

Nel 1991 decisero di fondare id Software, portando con sé un approccio nuovo allo sviluppo: pochi uomini, massima libertà creativa, tecnologia d’avanguardia.

Dalle origini di Wolfenstein 3D alla rivoluzione di DOOM

Prima di DOOM, id Software già fece parlare di sé con Wolfenstein 3D (1992), considerato il “nonno” degli FPS. Ma era solo l’inizio. Carmack voleva spingersi oltre i limiti tecnici, creando ambienti più realistici e fluidi, mentre Romero puntava su un design di livelli più vario, dinamico e pieno di segreti.

Con DOOM, questi sogni divennero realtà: un motore grafico all’avanguardia, supporto al multiplayer (una novità assoluta!), e una colonna sonora metal che esaltava l’adrenalina. DOOM non era solo un gioco: era un’esperienza.

DOOM: il successo mondiale del primo sparatutto in prima persona

Distribuito inizialmente tramite shareware, DOOM divenne un fenomeno virale. Università, uffici, sale LAN: ovunque c’erano PC, c’erano anche marine spaziali che falciavano demoni. Il termine “deathmatch” nacque proprio da DOOM!

Curiosità: i server di molte università americane rallentarono drasticamente dopo l’uscita del gioco, tanto era il traffico generato dagli studenti intenti a sfidarsi online.

Un’altra chicca: la famosa motosega presente nel gioco fu ispirata da un amico di Romero, che possedeva davvero una motosega e ne vantava la “potenza devastante”.

Il successo cambiò tutto: id Software divenne un nome mitico, Romero una rockstar del settore, Carmack una leggenda della programmazione.

John Romero e John Carmack: l’addio dopo DOOM

Nonostante il trionfo, le tensioni tra Romero e Carmack crebbero. Visioni diverse sul futuro, ritmi di lavoro opposti: alla fine, Romero lasciò id Software nel 1996 per fondare Ion Storm.

Curiosità: la filosofia di Romero si riassumeva nello slogan “Design is Law”, sottolineando come il gameplay dovesse sempre prevalere su tutto il resto.

Ma l’eredità di DOOM era ormai scolpita nella storia.

DOOM The Dark Ages: il ritorno alle origini

Oggi, con l’annuncio di DOOM: The Dark Ages, la saga si prepara a una nuova evoluzione, riportandoci alle origini più oscure e brutali dell’universo di DOOM. Ma tutto è iniziato da lì: da due giovani con una visione, due John destinati a cambiare il mondo dei videogiochi per sempre.

5 curiosità che (forse) non sapevi su DOOM

  1. Inizialmente, DOOM doveva chiamarsi Attack of the Attackers. Per fortuna Romero propose un nome più semplice e potente, ispirato a una battuta di Tom Cruise nel film Il colore dei soldi.
  2. Il primo episodio di DOOM venne sviluppato in meno di un anno, con il team che lavorava giorno e notte in veri e propri “crunch” epocali.
  3. DOOM fu uno dei primi giochi a permettere il multiplayer su rete locale (LAN), dando vita al concetto di deathmatch che avrebbe cambiato per sempre il gaming.
  4. Anche se sembrava 3D, DOOM in realtà utilizzava una tecnologia chiamata “2.5D”, dove i livelli erano bidimensionali ma rappresentati in prospettiva tridimensionale.
  5. A causa della sua violenza e dei riferimenti satanici, DOOM fu bandito in diversi paesi e divenne oggetto di aspre critiche mediatiche, che contribuirono però a renderlo ancora più popolare.

Consiglio di lettura: Masters of DOOM

Se vuoi approfondire davvero la storia di Romero, Carmack e della nascita di DOOM, non puoi perderti il libro Masters of DOOM di David Kushner. Una biografia avvincente che racconta dall’interno la genesi di id Software, tra genio, follia creativa e le sfide di un’industria videoludica agli albori. Imperdibile per ogni vero appassionato di gaming e retrogaming!


 

Potrebbero interessarti anche...