Il peggiore videogioco di sempre è su Steam

Big Rigs Over the Road Racing

Considerato uno dei peggiori giochi di tutti i tempi, Big Rigs torna sulla piattaforma di Valve tra meme, bug e recensioni ironiche.

C’è un nuovo arrivo su Steam, ed è già leggenda: Big Rigs: Over the Road Racing, considerato uno dei peggiori giochi di tutti i tempi, è stato pubblicato ufficialmente sulla piattaforma da Margarite Entertainment.

Il titolo, originariamente uscito nel 2003 per PC, è diventato famigerato per essere incompleto, buggato e privo di qualunque logica di gioco. E ora torna con tanto di achievement (grazie a un wrapper su Unreal Engine), raccogliendo recensioni che oscillano tra il sarcasmo e la pura curiosità.


Cosa rende Big Rigs così terribile?

Pubblicato da GameMill e sviluppato da Stellar Stone, Big Rigs avrebbe dovuto essere un gioco di corse tra camion fuorilegge. In realtà:

  • Non c’è collisione con gli oggetti
  • Non c’è fisica (puoi andare in retromarcia a velocità infinita)
  • I tuoi avversari non si muovono
  • Le gare finiscono anche se non hai tagliato il traguardo

Il tutto accompagnato dalla mitica scritta “YOU’RE WINNER!”, diventata un cult tra i collezionisti del trash videoludico.


Altri disastri memorabili nella storia del gaming

Big Rigs non è certo solo nel suo pantheon di fallimenti gloriosi. Eccone altri che vale la pena ricordare (o dimenticare):

  • E.T. the Extra-Terrestrial (Atari 2600, 1982): il gioco che quasi distrusse l’industria, sepolto nel deserto del New Mexico.
  • Plumbers Don’t Wear Ties (3DO, 1993): un finto gioco interattivo fatto di slideshow e dialoghi surreali.
  • Ride to Hell: Retribution (PS3/X360/PC, 2013): un action open world senza logica, con animazioni imbarazzanti e dialoghi da meme.
  • Superman 64 (N64, 1999): il re della frustrazione tra anelli da volare e comandi ingestibili.
  • Bubsy 3D (PS1, 1996): piattaforme in 3D fatte male prima ancora che diventassero uno standard.

Perché ci piacciono i giochi brutti?

Forse perché ci fanno ridere, forse perché raccontano storie di fallimenti umani, o perché ci ricordano che il mondo dei videogiochi è fatto anche di esperimenti disastrosi ma autentici.

Nel caso di Big Rigs, il fascino è proprio questo: un gioco talmente sbagliato da diventare una capsula del tempo, una fotografia (sfocata) di una certa era del gaming PC.


In conclusione

Se volete provarlo su Steam, fatelo con consapevolezza. Non aspettatevi un capolavoro, ma un pezzo di storia videoludica trash da vivere con ironia. E magari, tra un “YOU’RE WINNER!” e l’altro, riscoprirete quanto ci faccia bene, ogni tanto, non prenderci troppo sul serio.

“Over the road racing, above the road, under the road, who knows?” Angry Video Game Nerd (AVGN)

Chi lo sa, forse è proprio questo il vero messaggio dietro a Big Rigs.

 

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