RetroSix: il laboratorio che ripara console vintage da tutto il mondo

Dall’Inghilterra al mondo: come un laboratorio indipendente sta riportando in vita le console che hanno fatto la storia del videogioco.
In un panorama videoludico dominato dall’intrattenimento digitale on demand, c’è ancora chi guarda al passato con vero amore. Tra i protagonisti che hanno scelto di fare della loro passione una professione, spicca Luke Malpass, fondatore del laboratorio britannico RetroSix.
Con sede a Stoke-on-Trent, nel Regno Unito, Luke Malpass ha dato vita a RetroSix: un laboratorio specializzato nella riparazione e nel restauro di console d’epoca. Ogni giorno riceve dispositivi da tutto il mondo, portando a nuova vita Game Boy, NES, Sega Mega Drive e altre console che hanno segnato la storia del videogioco.
La crescente richiesta di riparazioni da parte di clienti internazionali testimonia una verità spesso sottovalutata: le console vintage non sono solo oggetti da collezione, ma oggetti di memoria affettiva. Secondo Malpass, “Un Game Boy può custodire più ricordi di un’intera libreria digitale”. Ogni intervento, quindi, non è solo una riparazione tecnica, ma un modo per preservare un frammento di storia videoludica.
RetroSix non si limita a riportare le console al loro stato originale: dove possibile, integra miglioramenti tecnici come schermi IPS, batterie ricaricabili e scocche ridisegnate, mantenendo intatta l’autenticità dell’esperienza di gioco. Un equilibrio virtuoso tra rispetto per il passato e aggiornamenti tecnici pensati per i giocatori di oggi.
“Le console moderne ti bombardano di stimoli. Quelle vintage, invece, offrono un’esperienza di gioco semplice e diretta, quasi meditativa”, afferma Malpass. Questo approccio rispecchia una visione più riflessiva del videogioco, dove il divertimento nasce dalla semplicità e dalla vera e propria interazione con esso, come l’inserimento fisico di una cartuccia o la pressione di un pulsante.
Il lavoro di Luke Malpass è un esempio concreto di come competenza tecnica e passione possano unirsi per offrire un servizio prezioso alla comunità del retrogaming.
Commento della redazione
“Riparare una console significa salvaguardare un patrimonio culturale, dando nuova vita a esperienze che hanno segnato intere generazioni.”